Grande Barriera Corallina: ecco la strategia che la sta salvando da una minaccia crescente

L’Australia è sempre più un campanello d’allarme sulle barriere coralline ma anche un luogo dove si scoprono sistemi naturali di difesa. Sul sito dell’Australian Institute of Marine Science è stato pubblicato un video che dimostra come il nuoto dei pesci riesca a fermare l’infestazione di stelle marine. Questo animale spettacolare, che noi ritroviamo talvolta spiaggiato, può diventare nocivo per la Grande Barriera Corallina.

L’osservazione fa parte di uno studio dell’Agenzia Scientifica Nazionale Australiana e dell’Australian Institute of Marine Science. Per favorire una presenza di pesce controllata nell’area protetta dei coralli è importante il controllo della pesca adottato nel 2004.

Esperti e legislatori hanno adottato una strategia di zonizzazione. Questo serve, da una parte, a non escludere la pesca utile alle comunità locali ma anche a prevenire il sovrappopolamento di pesci. Dall’altra, a preservare la diminuzione drastica e, soprattutto, la perdita di specie ittiche importanti o a rischio di estinzione.

stella marina nella Grande Barriera Corallina

Il ruolo dei pesci imperatori per proteggere i coralli più sensibili dalle stelle marine, una strategia di difesa naturale per la Grande Barriera Corallina

Ecco come spiega la strategia per preservare i coralli dalle stelle marine Scott Condie, ricercatore del CSIRO e autore dello studio: “Alcuni pesci, come gli imperatori, si nutrono di stelle marine corona di spine. Nel 2004 sono state introdotte misure protettive, come l’aumento delle zone di divieto di pesca al 33% e normative di pesca più severe, per proteggere questi pesci predatori. Il nostro modello dimostra che queste iniziative hanno probabilmente evitato un punto di non ritorno catastrofico che avrebbe lasciato la Grande Barriera Corallina con meno pesci di grandi dimensioni, provocando continue epidemie di CoTS e una riduzione sostanziale dei coralli. Il monitoraggio a lungo termine dimostra che la frequenza delle epidemie nella Grande Barriera Corallina è costantemente inferiore nelle zone protette”.

Tomiyamichthys elliotensis: scoperta nuova specie di pesce nella Grande Barriera Corallina australiana
Tomiyamichthys elliotensis: scoperta nuova specie di pesce nella Grande Barriera Corallina australiana

Altri importanti autori hanno raccontato la storia dei programmi per proteggere la Grande Barriera Corallina. Negli anni Ottanta, le stelle marine venivano rimosse manualmente da singoli siti: lavoravano sommozzatori esperti in biologia marina. L’abbattimento intensivo riguardava i siti turistici, più interessati alla preservazione dei coralli. Ma la loro importanza va oltre il turismo e ogni anno ci sono ben 200 interventi con imbarcazioni specifiche per proteggere le parti della barriera più fragili.

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