HP OmniBook Ultra Flip 14, il portatile convertibile per un’estate sempre di corsa

HP OmniBook Ultra Flip 14, il portatile convertibile per un’estate sempre di corsa

Tra le mani, l’HP OmniBook Ultra Flip 14 dà subito l’impressione di essere il tipo di portatile che non ti chiede scusa se vuoi portarlo sempre con te. Leggero (poco più di 1 kg), solido, ma anche elegante: non è solo una questione di estetica – anche se quel colore azzurro metallizzato fa la sua figura – ma di comfort quotidiano. Un libero professionista, che magari alterna una mattinata di scrittura in salotto a un pomeriggio di call e presentazioni in coworking, trova un alleato. Il fatto che sia convertibile a 360° non è un vezzo: si trasforma in tablet, si mette “a tenda” per una videochiamata in treno o una presentazione a un cliente, e all’occorrenza torna laptop serio da tastiera e caffè. La cerniera funziona molto bene.

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HP OmniBook Ultra Flip 14, la recensione

Lo schermo OLED da 14 pollici in risoluzione 2.8K con refresh rate a 120Hz è forse il dettaglio che più colpisce. Certo, sotto la luce diretta del sole si nota qualche riflesso di troppo, ma sulla scrivania di tutti i giorni è uno schermo che fa venire voglia di restare un po’ di più davanti al monitor. Non per guardare Netflix – anche se lì dà il meglio – ma per lavorarci con piacere. A livello di input, la tastiera è solida, silenziosa, con un bel feedback sotto le dita. Perfetta per chi scrive molto. Il touchpad è aptico, grande e preciso. Il polso non si stanca. Lo schermo touch funziona a dovere.

Sulle videocall ecco le specifiche: webcam 4K con copriobiettivo fisico (quel piccolo gesto in più che fa la differenza quando parliamo di privacy), microfoni duali e audio che si fa sentire. Si sente bene, e si viene sentiti bene. Lo abbiamo testato con Zoom, Meet, Teams: sempre un audio nitido, senza fruscii né echi. Gli speaker riempiono bene una stanza media: musica ok, video ottimi, chiamate perfette.

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Il processore è un Intel Core Ultra 7 con grafica integrata Arc, affiancato da 16 GB di RAM e un SSD da 1 TB. Detto in parole semplici: non è un PC per montare corti cinematografici, ma per scrivere, montare video leggeri, gestire tool online, aprire una trentina di tab su Chrome e avviare una call su Zoom tutto insieme, è più che adeguato.

E poi c’è la batteria: in uso quotidiano (scrittura, Spotify, web, due call al giorno) siamo attorno alle 10-11 ore. In visione video sfonda le 16. Il trucco? Una giornata intera fuori ufficio? Si fa, eccome se si fa. Un weekend al mare senza caricabatterie? Quasi. Non è perfetto, ovviamente. Le porte sono tutte USB-C (Thunderbolt 4): niente USB-A né HDMI. Le prestazioni multi-core non sono stellari: non è fatto per virtualizzare ambienti pesanti o modellare in 3D. Ma non è questo il target.

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In sintesi, l’HP OmniBook Ultra Flip 14 è un portatile che ha capito cosa significa lavorare oggi, lontano dalle scrivanie fisse, tra una call e una trasferta, con un calendario che non lascia respiro. È il laptop per chi fa mille cose e non ha tempo per aspettare l’accensione, il caricamento, il crash improvviso. Se state cercando un compagno di lavoro affidabile questa è una opzione (che richiede certo un investimento non banale).