Il mondo hi-tech piange Louis Gerstner, l’uomo che salvò il colosso americano IBM dalla bancarotta

Il mondo hi-tech piange Louis Gerstner, l’uomo che salvò il colosso americano IBM dalla bancarotta

L’ex amministratore delegato e presidente di IBM, Louis Gerstner, è morto sabato 27 dicembre al 83 anni. Ad annunciarlo, l’attuale presidente e CEO di IBM, Arvind Krishna, che il giorno successivo al decessoha inviato una email ai dipendenti senza, però, specificare la causa della morte. «Lou arrivò in IBM in un momento in cui il futuro dell’azienda era davvero incerto. La sua leadership in quel periodo ha trasformato la società. Non guardando al passato, ma concentrandosi incessantemente su ciò di cui i nostri clienti avrebbero avuto bisogno in futuro», ha scritto. 

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La carriera di Gerstner

Gerstner era arrivato in IBM nell’aprile 1993, dopo essere stato CEO di RJR Nabisco e, ancora prima, aver lavorato in American Express e per la società di consulenza McKinsey. È stato il primo manager esterno a guidare “Big Blue”, come veniva chiamata allora IBM. 

Durante i nove anni alla guida del colosso informatico, gli è stato riconosciuto il merito di aver risollevato un’azienda che rischiava la bancarotta, indirizzandola verso i servizi per le imprese. Ha cambiato radicalmente la cultura e il focus di IBM, riducendone le spese, vendendo asset e riacquistando azioni proprie. 

Gerstner si è ritirato dalla guida di IBM nel 2002, quando il valore delle azioni era di circa l’800% più alto rispetto a quando era arrivato diventando poi presidente del Carlyle Group fino al suo pensionamento nel 2008. 

Autore di “Who Says Elephants Can’t Dance” e coautore di “Reinventing Education: Entrepreneurship in America’s Public Schools”, ha fatto parte del consiglio di amministrazione di diverse aziende tra cui Bristol-Myers, il New York Times, American Express, AT&T e Caterpillar. 

Appassionato di istruzione pubblica, negli Stati Uniti aveva avviato un’iniziativa in IBM per utilizzare la tecnologia aziendale nelle scuole. Nel 1989 ha fondato le Gerstner Philanthropies, tra cui la Gerstner Family Foundation, con un’attenzione particolare al sostegno della ricerca biomedica, a iniziative ambientali e educative, e ai servizi sociali nelle aree di New York City, Boston e nella contea di Palm Beach, in Florida.