Il Regno Unito vuole tassare i ricavi di Netflix, Prime e Disney+

Il dibattito su quanto le piattaforme di streaming statunitensi debbano pagare in tasse all’estero si intensifica. Nel Regno Unito, una proposta del comitato CMS potrebbe portare a rincari per gli abbonati di servizi come Netflix e Disney+.

La proposta di una tassa del 5%

Il 10 aprile, il comitato britannico per la Cultura, i Media e lo Sport (CMS) ha riacceso il dibattito, proponendo una tassa del 5% sui ricavi ottenuti dalle piattaforme di streaming video on demand attraverso gli abbonamenti dei residenti nel Regno Unito. La raccomandazione è parte di un rapporto di 120 pagine che include numerose proposte per sostenere e far crescere l’industria cinematografica britannica e le produzioni televisive di alta qualità (HETV).

La proposta più discussa è proprio quella relativa al prelievo del 5% sui ricavi degli abbonamenti di servizi come Netflix. Se tale tassa venisse applicata, è altamente probabile che i costi aggiuntivi verrebbero trasferiti sui consumatori, portando a nuovi aumenti di prezzo. Il comitato CMS desidera che il denaro raccolto tramite questa tassa sia utilizzato per sostenere la produzione televisiva di alta qualità nel Regno Unito, specificando nel rapporto:

“L’industria dovrebbe istituire questo fondo su base volontaria; tuttavia, se non lo farà entro 12 mesi, o se non ci sarà piena conformità, il Governo dovrebbe introdurre un prelievo obbligatorio.”

La reazione e il precedente internazionale

Netflix ha dichiarato che “il Regno Unito è il principale hub di produzione fuori dal Nord America” e che la tassa “diminuirebbe la competitività penalizzando il pubblico”. L’azienda spende circa 1,5 miliardi di dollari annualmente per contenuti britannici. Una fonte anonima ha definito il prelievo “una doppia tassazione” dato che gli utenti pagano già il canone BBC.

L’interesse del Regno Unito per l’imposizione di un prelievo sui servizi di streaming segue l’esempio di altri paesi che hanno recentemente introdotto tasse simili. I fornitori di streaming musicale, come Spotify, ad esempio, pagano una tassa dell’1,2% sui ricavi generati in Francia. Spotify ha attribuito a questa tassa un aumento dei prezzi dell’1,2% nel paese, introdotto a maggio. Le tasse francesi sullo streaming sono destinate al Centre National de la Musique.

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Lo scorso anno, il Canada ha emesso una tassa del 5% sui ricavi dello streaming canadese, successivamente sospesa mentre aziende come Netflix, Amazon, Apple, Disney e Spotify la contestano in tribunale. Lawrence Zhang, responsabile delle politiche del Centro per l’innovazione e la competitività canadese presso il think tank Information Technology and Innovation Foundation, ha stimato che una tassa del 5% sullo streaming comporterebbe per la famiglia canadese media un esborso aggiuntivo di 40 dollari canadesi all’anno. Il timore è che l’iniziativa britannica possa portare ad un effetto domino, scatenato dall’inasprimento delle relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Europa e, dunque, ad una nuova impennata di prezzi (l’ennesima) a livello globale. Italia inclusa.

Il Regno Unito vuole tassare i ricavi di Netflix, Prime e Disney+ è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Umberto Stentella