K’gari e i suoi laghi millenari: una ricerca solleva dubbi sul loro futuro

Un comunicato stampa dell’Università di Adelaide ci raccontale sorti a rischio dei laghi di K’gari. Il Deepwater, ad esempio, era profondo 7 metri fino agli anni Ottanta, adesso è di 2 metri. Ancora bello da fotografare, come si vede nello scatto di John Tibby su Scimex, ma a rischio come racconta l’ultima ricerca.

K’gari è l’isola di sabbia più grande al mondo e ha anche laghi giganteschi. Sono tra i più vulnerabili ai prosciugamenti per motivi storici e geologici. Le loro formazioni glaciali e sedimentarie oggi non possono più rinascere. I laghi hanno già affrontato momenti di siccità, circa 7500 anni fa. Ma oggi le cose sono molto diverse, anche la vita acquatica e sulle loro rive è a rischio. Non è solo l’inquinamento o il cambiamento climatico a incidere, nei secoli è anche cambiato il vento. Le correnti che soffiavano su questo pezzetto di Queensland, in Australia, hanno generato la sabbia e condizionato sia la formazione dei laghi che della vegetazione presente.

isola di K'gari

Il prosciugamento dei laghi di K’gari è avvenuto durante un periodo di forti piogge, ecco alcune conclusioni scientifiche su un’isola che porta il nome dell’infinito

John Tibby, che ha fotografato il lago, è anche il principale autore della ricerca. Afferma: “Circa 7500 anni fa, in un periodo di maggiori precipitazioni e molto tempo dopo la fine dell’ultima era glaciale, alcuni dei laghi più profondi di K’gari si prosciugarono. Ci sono molti laghi australiani che si sono prosciugati durante la siccità del millennio, quando non c’erano abbastanza precipitazioni per sostenerli. I laghi K’gari che abbiamo studiato esistono da 35.000 a 55.000 anni, ma l’evento di prosciugamento che abbiamo identificato si è verificato inaspettatamente durante un periodo di forti piogge”.

I fenicotteri trovano riparo nel bacino del lago di Van
I fenicotteri trovano riparo nel bacino del lago di Van

Ricerche precedenti mostrano che anche Minjerribah ha subito forti precipitazioni in quel periodo ma, a causa degli alisei da sud-est che soffiavano in quel periodo, le precipitazioni provenienti da sud hanno alimentato solo i laghi di Minjerribah e non quelli di K’gari“, sono le parole di un altro ricercatore della Commonwealth Scientificil dottor Harald Hofmann.

Ha approfondito le dinamiche del vento anche sull’isola più vicina a K’gari, Minjerribah. Gli studi su K’gari sono ancora in corso e utilizzano tantissime risorse per raccogliere informazioni, dal polline delle piante rimaste fino alla quantità di sabbia, anche le leggende locali sono importanti. In fondo, il nome K’gari è legato a uno spirito dei sogni e dell’eternità.

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