Che cosa è successo alla Terra durante la sua complessa formazione? Tracce di platino in Groenlandia potrebbero fornire nuove informazioni. Tra le ipotesi: comete e meteoriti hanno colpito più volte il nostro pianeta, influenzando la formazione dell’atmosfera e il clima. Grandi eruzioni vulcaniche hanno condizionato l’area dell’Islanda, ancora oggi fortemente geotermica. Ma procediamo passo dopo passo.
Dei ricercatori hanno trovato concentrazioni di platino all’interno di una carota di ghiaccio. Si tratta di un cilindro utilizzato per raccogliere ghiaccio o terra da analizzare al microscopio. Le carote di ghiaccio mantengono intatto il materiale, spesso viene messo in magazzini speciali per la conservazione e nuove analisi.
Le concentrazioni di platino risalgono a 12.800 anni fa. Non è detto che provenga da materiale spaziale (meteorite o comete), gli scienziati si stanno concentrando di più sulla già vivace attività vulcanica sotto l’Islanda. L’isola è famosa per i suoi geyser e le fonti di energia rinnovabile che derivano dal sottosuolo. Il platino è una vera e propria firma chimica per l’area di isole tra continente americano e europeo.
La vera storia del Dryas Recente ma anche della vegetazione nell’emisfero settentrionale
I tempi sono importanti per capire l’origine di questi frammenti di platino. Potrebbero, infatti, essere il risultato di un grande periodo di freddo, il Dryas Recente. Fu una lunga glaciazione nell’emisfero settentrionale, durò 1170 anni, da 12.870 all’11.700 anno di vita della terra. In quel momento, la Terra era tutt’altro che fredda. Parti del pianeta erano ancora a temperature molto elevate, che cosa ha fatto scatenare il freddo vicino o verso l’area artica? I geologi riferiscono una grande eruzione vulcanica in Germania che ha poi mobilitato magma e clima nel continente europeo. Tra le ipotesi, anche l’eruzione di un vulcano sconosciuto.
Nel Dryas Recente, le temperature scesero di 15 gradi, fecero crescere la tundra al posto delle foreste. Queste, iniziarono a crescere più verso sud, influenzando così anche la composizione pluviale del pianeta. Anche il Nord America ha tracce di impatti di asteroidi o comete. Eventi che, insieme all’attività sismica intensa, hanno portato al massiccio rilascio di acqua dolce. Ciò ha causato lo scioglimento delle calotte glaciali nordamericane, sia all’interruzione della circolazione oceanica. La composizione del clima e delle temperature di oggi tra nord e sud deve partire da questi eventi per essere studiata e compresa.
La composizione chimica del ghiaccio della Groenlandia svela un mistero geologico ancora irrisolto è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace