La longa Manus di Meta agguanta una nuova startup dell’Intelligenza artificiale. I dettagli dell’acquisizione

La longa Manus di Meta agguanta una nuova startup dell’Intelligenza artificiale. I dettagli dell’acquisizione

Meta chiude l’anno con l’acquisizione di Manus, giovane startup con sede a Singapore che in pochi mesi è diventata uno dei nomi più discussi della Silicon Valley. L’operazione, dal valore di circa 2 miliardi di dollari, conferma la strategia di Mark Zuckerberg di accelerare sull’AI agentica, nella sfida globale all’Intelligenza artificiale. Ecco che cosa ha in programma.

Leggi anche: BTP Valore, Più e Italia: li vedremo ancora nel 2026? Qualche riflessione e cosa dice il MEF

Che cosa fa Manus?

Manus fino alla scorsa primavera era semi sconosciuta, poi, in un video che aveva iniziato a circolare online, mostrava le proprie capacità avanzate intelligenti come selezionare candidati per un lavoro, organizzare viaggi, analizzare portafogli finanziari.

Una dimostrazione così convincente che ha spinto molti osservatori a paragonarla ai prodotti più maturi di OpenAI. Così il clamore mediatico si è trasformato in numeri: milioni di utenti e oltre 100 milioni di dollari di ricavi ricorrenti annui, 75 milioni di dollari raccolti ad aprile in un round guidato da Benchmark e una valutazione post-money di 500 milioni, investitori di peso come Tencent e ZhenFund già presenti nella fase seed.

Meta attratta da Manus

Secondo quanto si legge sul Wall Street Journal, Meta ha visto in Manus un’opportunità strategica: non solo una tecnologia promettente, ma una piattaforma che ha già dimostrato di saper generare ricavi reali — un dettaglio non banale mentre gli investitori osservano con attenzione le spese miliardarie del gruppo per le infrastrutture AI. L’azienda continuerà a operare in modo indipendente, ma i suoi agenti verranno progressivamente integrati nei servizi Meta: Facebook, Instagram e WhatsApp, dove già vive Meta AI. L’obiettivo è chiaro: offrire agli utenti strumenti sempre più autonomi, capaci di svolgere compiti complessi e personalizzati.

C’è però un tema centrale che ha attirato l’attenzione di Washington: i fondatori di Manus sono di origine cinese e la società madre, Butterfly Effect, era stata creata a Pechino nel 2022 prima di spostare le operazioni a Singapore. Una storia societaria che ha sollevato critiche, in particolare da parte del senatore repubblicano John Cornyn, da sempre molto attento alla competizione tecnologica con la Cina. Così, per evitare frizioni, Meta ha assicurato a Nikkei Asia che, una volta completata l’acquisizione, Manus non avrà più legami con investitori cinesi e cesserà ogni attività nel mercato asiatico.