La luce che cura: una rivoluzione silenziosa nella tecnologia medica

La fototerapia non è più un semplice trattamento integrativo. L’uso di specifiche luci led per curare, assume una sua autonomia per diverse condizioni cliniche. La fototerapia è precisa, non invasiva ed economica, può essere utilizzata per l’ittero neonatale, ad esempio, per le anomalie vascolari.

L’ittero neonatale è l’ingiallimento della pelle e degli occhi dei neonati, è dovuto all’accumulo di bilirubina nel sangue. Esiste un ittero fisiologico che si manifesta e scompare dopo i primi giorni di vita, un ittero patologico che può causare anche danni neurologici. La fototerapia, che può affrontare questa condizione clinica grave e altre, è il risultato di innovazioni tecnologiche e dispositive. Questi progressi sono stati raccontati da Wang et al. su Light: Science & Applications.

La fototerapia di oggi integra materiali ultrasottiliflessibili diodi organici a emissione di luce (OLED) con micro-diodi a emissione di luce (µLED). Queste due tecnologie sono biocompatibili e flessibili. Sono in grado di adattarsi perfettamente alle superfici anatomiche, i risultati terapeuti così risultano elevati rispetto al passato. OLED e µLED insieme consentono di creare anche strumenti leggeri e mobili, in modo da poter illuminare con uniformità i tessuti.

terapia della luce

Le sfide dell’ingegneria medica per trasformare la luce che cura in dispositivo indossabile da utilizzare a casa in sicurezza

dispositivi di fototerapia miglioreranno nel tempo, grazie alla maggiore miniaturizzazione dei loro componenti. La distribuzione uniforme della luce è importante per il corretto dosaggio terapeutico in ogni parte del corpo. Si sta arrivando ai dispositivi indossabili o impiantabili per la fototerapia.

La luce potrebbe guarire le ferite grazie a nanoparticelle d’oro
La luce potrebbe guarire le ferite grazie a nanoparticelle d’oro

Si apre un’altra sfida, sulla durata energetica dei dispositivi di luce con il paziente in movimento e autonomia. Per ora, la soluzione arriva da micro-batterie e sistemi di ricarica wireless. Dispositivi medici del genere sono pensati anche per la sicurezza del paziente. Sono di lunga durata, biocompatibili e pensati contro gli incidenti con schizzi di acqua, liquidi e polvere. Si parla così di biosicurezza e biostabilità, considerando la fototerapia di nuova generazione come un trattamento che accompagni anche in cura il paziente alla sua autonomia e quotidianità.

La luce che cura: una rivoluzione silenziosa nella tecnologia medica è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace