Thinking Machines Lab, la startup di Intelligenza artificiale fondata dall’ex CTO di OpenAI Mira Murati, ha chiuso un round seed da 2 miliardi di dollari con una valutazione da 12 miliardi. Dopo aver lasciato meno di un anno fa la società di Sam Altman, l’imprenditrice ha iniziato a lavorare alla sua nuova impresa, coinvolgendo anche dipendenti della sua vecchia società. «Riteniamo che l’AI debba essere un’estensione dell’autonomia individuale e, nello spirito della libertà, debba essere distribuita nel modo più ampio ed equo possibile», ha postato poche ore fa su X festeggiando questo primo traguardo.
Thinking Machines Lab exists to empower humanity through advancing collaborative general intelligence.
We’re building multimodal AI that works with how you naturally interact with the world – through conversation, through sight, through the messy way we collaborate. We’re…
— Mira Murati (@miramurati) July 15, 2025
Chi ha investito nella startup Thinking Machines Lab di Mira Murati?
A guidare l’investimento da 2 miliardi di dollari c’è uno dei fondi VC più noti Oltreoceano. Andreessen Horowitz. Marc Andreessen, sostenitore di Donald Trump, è uno dei nomi più importanti del panorama tech americano. Con la sua società hanno investito nella startup di Mira Murati anche Nvidia, Accel, ServiceNow, Cisco, AMD e Jane Street.
Come spesso capita nel settore AI, che macina record su record, il round seed da 2 miliardi di dollari è secondo TechCrunch uno dei più grandi mai registrati nella Silicon Valley per quanto riguarda questo verticale. Nel giro dei prossimi mesi, come ha spiegato la founder, sarà svelato il frutto del lavoro di questo periodo e, a quanto sembra, Thinking Machines Lab sarà votata a una offerta open source. John Schulman, Barret Zoph e Luke Metz sono alcuni ex di OpenAI che le hanno dato una mano a costruire un nuovo soggetto pronto ad arrivare sul mercato.