«Non stavamo cercando un round di Serie A, poi sono arrivati alcuni investitori che ci hanno chiesto: “Che cosa fareste se aveste 16 milioni di euro in più?”». Così Lexroom.ai ha lanciato l’ultimo e il più corposo round che avrebbe dovuto fare alla fine di quest’anno ma che, dato l’interesse, ha appunto anticipato. Nelle casse della legal tech, nata nel 2023 per semplificare e innovare il lavoro di avvocati e professionisti legali con l’AI Generativa, sono così entrati altri 16 milioni di euro. All’operazione hanno partecipato Acurio Ventures, View Different di Diego Piacentini e Riccardo Zacconi. E adesso? Lexroom.ai guarda all’internazionalizzazione, come ci ha raccontato il team. A partire da Spagna e Germania, che a breve avranno a breve un nuovo country-head. E poi arriveranno anche il Nord Europa, la Germania, l’Austria, la Svizzera, il Belgio e il Lussemburgo.
I prossimi orizzonti di Lexroom.ai
«Abbiamo anticipato il Serie A che avremmo voluto fare alla fine di quest’anno e abbiamo accelerato l’internazionalizzazione in Spagna e Germania. Oltre a lavorare sul prodotto attuale, vogliamo renderlo indispensabile e stiamo anche cercando figure più senior nel team», spiegano i co-founder Martina Domenicali, Andrea Lonza e Paolo Fois e raccontano così la loro “prima volta”: «Ci siamo conosciuti nel 2023 durante un programma del venture builder non-profit Vento, poi è nata Lexroom. In quel percorso, pensato per facilitare attività di matching tra cofounder, prima conoscevi il tuo team, poi mettevi in piedi la tua idea di startup e fondavi la tua realtà», spiega il team, specificando che in Lexroom la tecnologia è al centro: «Si lavora tanto e il 10% dei nostri colloqui è incentrato sull’identificazione di figure tecniche. Abbiamo pensato di mantenere uno standard molto elevato, costruire un player globale e poi puntare sul Nord Europa e i Paesi già menzionati per allargarci, successivamente, anche al Sud America. Crediamo che aver messo al centro l’avvocato e le fonti nella giurisdizione ci abbia portato ad avere un certo vantaggio».

Fondata a giugno 2023, l’azienda ha impiegato circa un anno per costruire il prodotto contando circa 100 clienti. «Da giugno 2024 a giugno 2025 siamo passati da 0 a 2 milioni di fatturato e da giugno a oggi siamo a 5 milioni con revenue di 1 milione e mezzo al mese», raccontano Paolo e Martina.
Il mercato target di Lexroom
Lexroom.ai si posiziona «in un mercato in cui possiamo scegliere il nostro target e grazie alla nostra strategia di go-to-market possiamo essere veloci. Adesso siamo in 17 sales con 2 persone in ingresso nuove ogni mese e ci siamo attrezzati anche per essere capillari sul territorio. A inizio 2024, con 3 milioni di fatturato, abbiamo innalzato la nostra previsione di chiudere il 2025 intorno agli 8 milioni. All’inizio vendevamo il nostro prodotto agli avvocati, poi si sono rivelate altre necessità parallele come i legali nelle aziende, il tema della compliance e della sicurezza e il supporto interno alla pubblica amministrazione, così sono emersi nuovi scenari per noi molto interessanti», precisa Martina.

Con un prodotto pensato per aggiornarsi in modo automatico ed essere, quindi, costantemente connesso alle nuove normative, Lexroom.ai ha costruito una struttura di monitoring e una interna di prodotto. «Anche al Sud Italia siamo capillari con un’offerta molto trasversale, gestiamo dal piccolo avvocato alle imprese legali più complesse, dalla Sardegna alla Campania fino alla Puglia, anche se il market share più alto lo abbiamo per ora raggiunto ad Avellino con il 30%», precisa Paolo.
Ora il team di Lexroom conta 50 persone, ma punta a raddoppiare nei prossimi 9 mesi. «Assumiamo anche ex giuristi o giuristi che ci aiutino a implementare ancora di più il nostro prodotto ma siamo anche a caccia di sales», conclude il team della legaltech già molto popolare nel settore.