L’UE non ha finito con Apple: “iOS deve essere ancora più aperto e interoperabile”

L’Unione Europea ha avanzato nuove raccomandazioni per Apple al fine di migliorare l’interoperabilità di iOS e iPadOS con dispositivi di terze parti. Le proposte, parte delle indagini condotte nell’ambito del Digital Markets Act (DMA), mirano a ridurre le barriere tra il sistema operativo di Apple e altri dispositivi come smartwatch, auricolari e cuffie.

iOS non è abbastanza aperto: deve dialogare con i device di terze parti

Le raccomandazioni della Commissione Europea includono modifiche tecniche e organizzative. Tra le misure più rilevanti figurano la compatibilità con funzionalità come lo switch automatico dell’audio, la gestione delle connessioni Bluetooth e di rete in background e le notifiche interattive. Questi cambiamenti potrebbero risolvere problematiche lamentate dagli utenti iPhone, come l’impossibilità di inviare risposte rapide da dispositivi come gli smartwatch Garmin. La Commissione propone inoltre di migliorare l’interoperabilità per il trasferimento dati su piattaforme come Airdrop, Airplay e altre funzionalità di condivisione file e configurazione automatica, inclusi il pairing e la connessione Wi-Fi.

iOS 18: un bug impedisce di salvare le modifiche alle foto
iOS 18: un bug impedisce di salvare le modifiche alle foto

Il duello con Meta

Apple, dal canto suo, ha espresso forti perplessità sulle implicazioni delle richieste del DMA. In un documento ufficiale, l’azienda ha definito queste misure come un pericolo per la sicurezza degli utenti. “Le richieste di accesso da parte di aziende affamate di dati, come Meta, ridurrebbero le protezioni dei dati personali che i nostri utenti si aspettano dai loro dispositivi,” ha dichiarato Apple. L’azienda ha sottolineato che alcune richieste, se approvate, renderebbero impossibile mitigare i rischi legati alla sicurezza.

Meta, chiamata in causa nel documento, ha replicato accusando Apple di comportamento anticompetitivo. Un portavoce anonimo dell’azienda ha dichiarato a Bloomberg: “Apple sta semplicemente affermando di non credere nell’interoperabilità. Ogni volta che viene criticata per il suo comportamento anticompetitivo, si difende con motivazioni legate alla privacy che non hanno alcun fondamento nella realtà.”

La Commissione Europea ha aperto la raccolta di feedback da parte delle aziende interessate all’interoperabilità con Apple, fissando il termine per il 9 gennaio 2025. Le proposte definitive, che potrebbero essere modificate in base ai feedback ricevuti, saranno adottate entro marzo 2025. Se Apple non si conformerà, rischia un’indagine formale e sanzioni fino al 10% del suo fatturato globale annuo.

L’UE non ha finito con Apple: “iOS deve essere ancora più aperto e interoperabile” è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Umberto Stentella