Meta acquisisce Play AI. Che ci farà Mark Zuckerberg con la startup che clona voci umane?

Meta acquisisce Play AI. Che ci farà Mark Zuckerberg con la startup che clona voci umane?

La stampa di settore americana la definisce come una campagna aggressiva nell’acquisizione di società e talenti. Meta ha acquisito Play AI, startup americana che consente di clonare voci umane grazie all’Intelligenza artificiale. Si tratta di un’operazione che segue di poche settimane un’altra, assai rilevante per i piani di Mark Zuckerberg: a giugno l’ex gruppo Facebook ha infatti acquisito il 49% delle quote di Scale AI per oltre 14 miliardi di dollari e il Ceo Alexandr Wang ha fatto le valige per andare a lavorare a Menlo Park.

ray ban meta

Cosa sappiamo sulla acquisizione di Play AI da parte di Meta

Tutto il team di Play AI verrà inglobato in Meta. Non sono note le cifre dell’operazione su una startup che complessivamente ha raccolto più di 23 milioni di dollari da fondi come 500 Global, Kindred Ventures, Race Capital. Meta non è nuova a mosse di questo tipo: acquisire startup e società potenzialmente competitor (vedi Instagram) per guadagnare terreno in un mercato specifico. Secondo alcune ricostruzioni avrebbe anche avviato una campagna acquisti per assumere talenti dal team di OpenAI promettendo bonus milionari.

chatgpt2 scaled 1

Nei piani di Meta – che ha spostato gli investimenti dal metaverso sull’AI – un’Intelligenza artificiale che clona voci umane è funzionale a prodotti e servizi legati ad esempio ai wearable e alla creazione di contenuti. Il tema delle voci clonate è da anni al centro del dibattito sui rischi derivati dall’AI: artisti, attori e cantanti hanno protestato contro violazioni del diritto d’autore; c’è poi il rischio di fake news con video deepfake sempre più credibili. Con pericoli che riguardano le più alte sfere della politica come insegna il recente caso riguardante un fake Marc Rubio, il segretario di Stato USA.