Natale all’insegna dello spreco? Ecco quanto può costare al nostro portafogli il cibo non consumato

Natale all’insegna dello spreco? Ecco quanto può costare al nostro portafogli il cibo non consumato

Secondo una ricerca di Assoutenti, gli sprechi di cibo durante le feste possono arrivare a costare fino a 80 euro a famiglia, per un totale di 500mila tonnellate di avanzi tra prodotti alimentari e bevande che finiscono nella spazzatura. «I generi alimentari più sprecati a Natale sono senza dubbio i prodotti freschi come frutta e verdura, ma anche pasta, pesce e pane, al termine dei pasti, vengono gettati nell’immondizia, nonostante siano ancora commestibili nei giorni seguenti. Tra i prodotti ad alto rischio spreco ci sono anche panettoni, pandori e torroni e bevande come spumante, vino e bibite», spiega in una nota l’associazione.

Leggi anche: Che Natale sarebbe senza film Disney? Guida alla programmazione festiva per non perdersi i classici

Qualche consiglio anti spreco

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, invita le famiglie «a fare acquisti mirati per pranzi e cenoni, con le quantità che devono essere proporzionate al numero di ospiti in casa, passando per il riutilizzo degli avanzi, ad esempio preparando nuovi piatti nei giorni successivi al Natale partendo proprio dalle rimanenze. Destinare il cibo in eccedenza a chi ne ha più bisogno è poi un gesto di solidarietà in favore dei meno fortunati». Un buon consiglio per risparmiare è anche congelare ciò che si è cucinato e non è stato consumato, come spiega il presidente: «Ricorrere alle apposite app per destinare il cibo in eccedenza a chi ne ha più bisogno, in modo da contrastare gli sprechi e, al tempo stesso, compiere un gesto di solidarietà in favore dei meno fortunati».