La depressione è una patologia psichiatrica nota come disturbo dell’umore. In questa malattia si soffre un malessere interiore che porta anche il blocco fisico. Stare a letto tutto il giorno, non mangiare, sentirsi intrappolati da una tristezza continua e l’incapacità nel saper affrontare problemi o questioni anche le più semplici.
Da tempo, questo disturbo viene studiato anche nelle sue cause biologiche (neurotrasmettitori, serotonina, dopamina, eccetera) e genetiche. Su Genomic Press, è stata intervistata la Dott.ssa Najaf Amin, dell’Università di Oxford. Una luminare influente negli studi sulla genetica e adesso anche sul modo di affrontare la depressione maggiore.
La dottoressa Amin identificò tra le cause della depressioneuna mutazione genetica siglata RCL1. Scoprire una causa genetica in una patologia associata solo a fattori ambientali, caratteriali e biologici cerebrali è importante. La scoperta apre la strada anuove comprensionisui meccanismi del disturbo depressivo. In particolare, sono stati collegati gli astrociti interlaminari specifici alla patogenesi. I ricercatori di tutto il mondo hanno avuto la conferma di poter seguire nuove strade terapeutiche e puntare altri bersagli per sconfiggere o diminuire lo stato depressivo.
Depressione: coinvolti metabolismo, epigenetica, microbioma, sistema immunitario e neuroendocrino
La depressione non è solo uno squilibrio neurotrasmettitoriale ma è anche una malattia sistemica. La dottoressa è entrata in più discipline come epigenetica, studi sul metabolismo e microbioma intestinale. Si arrivò, tra più scienziati, anche a valutare il rapporto tra depressione e sistema immunitario. Ci possono essere disfunzioni che incidono sulla salute dell’umore. I ricercatori si sono concentrati sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Le ghiandole surrenali, l’ipotalamo e l’ipofisi regolano la risposta allo stress agendo come sistema neuroendocrino.
Unendo la genetica come scienza aggiuntiva in questa analisi, la dottoressa è giunta ad affermare l’importanza delle singole cellule e dei processi molecolari. Sono conclusioni importanti per una medicina personalizzata e che si basa su più dimensioni, non solo psicologica, caratteriale e ambientale. L’intervista open access pubblicata da Genomic Press fa luce sul pensiero e sulle ricerche di una delle genetiste più note e attive nel mondo medico scientifico. Il contributo della ricercatrice evidenzia quanto la depressione resti una patologia complessa, spesso semplificata nel dibattito pubblico, e quante scoperte restino ancora da compiereper comprenderne davvero le cause biologiche, gli effetti psicologici e il profondo impatto sulla vita delle persone.
Nuove frontiere nella genetica della depressione: una visione che ispira il mondo è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace