Perplexity, la startup che sfida Google con l’AI ha raccolto mezzo miliardo di dollari

Perplexity, la startup che sfida Google con l’AI ha raccolto mezzo miliardo di dollari

Del fundraising di Perplexity in corso avevamo scritto alcuni mesi fa, riportando fra l’altro la notizia della causa che l’editore News Corp aveva fatto alla startup di Intelligenza artificiale, accusandola di violazione del diritto d’autore. Nelle scorse ore Bloomberg ha confermato la chiusura del round da 500 milioni di dollari.

Che cosa fa Perplexity con l’AI?

Se Google ha cambiato il modo in cui le persone navigano e cercano informazioni online, Perplexity ha l’obiettivo di potenziare questo strumento – il motore di ricerca – attraverso l’Intelligenza artificiale. Sul sito l’interfaccia è essenziale e non molto diversa da quella di altri competitor come ChatGPT. Perplexity è stata fondata nel 2022 da Andy Konwinski, Aravind Srinivas, Denis Yarats e Johnny Ho.

Cosa sappiamo del round da mezzo miliardo di Perplexity?

Institutional Venture Partner, come si legge su TechCrunch, ha guidato l’aumento di capitale, che ora assegna all’azienda una valutazione di 9 miliardi di dollari. Tra i soggetti in cap table ci sono grandi player del settore innovazione come SoftBank, Nvidia e il miliardario Jeff Bezos. Il 2024 è stato un anno vivace dal punto di vista della raccolta per le startup di Intelligenza artificiale.

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I mega round si sono registrati Oltreoceano. Prima xAI, la startup di Elon Musk, ha raccolto 6 miliardi di dollari (valutazione a 24 miliardi), poi OpenAI ha segnato il record della più grande operazione di Venture Capital: la società guidata da Sam Altman si è assicurata 6,6 miliardi di dollari con la valutazione che sfiora i 160 miliardi di dollari. Molte delle realtà AI stanno facendo d’altra parte i conti con cause rispetto a presunte violazioni del copyright.