La mappatura e l’analisi degli ecosistemi di innovazione italiani, condotta da PwC Italia e StartupItalia, mostra un panorama ampio e diversificato, con 277 realtà distribuite sul territorio. Tuttavia, emerge l’assenza di un sistema in grado di valorizzarle in maniera coordinata. Il problema principale non è quindi la mancanza di soggetti o iniziative, bensì la difficoltà di farli operare in modo sinergico.

Dall’analisi emergono quattro fabbisogni principali riferiti ai principali stakeholder degli ecosistemi di innovazione – imprese, startup, università/centri di ricerca e istituzioni:
- Strutturazione di un processo innovativo interno: molte imprese non dispongono di ruoli dedicati o di metodologie consolidate e lo scouting di nuove opportunità avviene “by opportunity”, e non secondo una strategia.
- Accesso delle startup a risorse, competenze e network: le startup faticano a sviluppare competenze imprenditoriali, ad accedere a figure tecniche qualificate e risorse finanziarie e a costituire partnership solide.
- Rafforzamento dell’imprenditorialità accademica: nelle università mancano sistemi di valutazione che valorizzino le attività di trasferimento tecnologico, contribuendo a una cultura ancora poco orientata al rischio e all’iniziativa imprenditoriale.
- Adeguatezza degli strumenti pubblici: gli strumenti pubblici risultano frammentati e talvolta poco allineati alle esigenze degli attori dell’innovazione, limitando l’efficacia di investimenti e programmi.

L’analisi di due ecosistemi territoriali, MIND – Milano Innovation District – e RAISE – Robotics and AI for Socio-economic Empowerment, mostra che quando imprese, università, istituzioni e cittadini operano in un ambiente coordinato, l’ecosistema diventa un motore di ricerca applicata e di sperimentazione, e permette di generare progettualità condivise e soluzioni innovative replicabili a livello internazionale. In particolare, l’analisi ha permesso di identificare alcune best practice comuni.
Alla luce delle evidenze emerse, il report propone quattro linee strategiche per rafforzare la competitività dell’ecosistema italiano: strutturare la governance dell’innovazione all’interno delle imprese, introducendo ruoli dedicati e processi formali; potenziare le competenze imprenditoriali di startup attraverso mentorship e formazione e supportarne la crescita attraverso iniziative di Open Innovation; promuovere logiche imprenditoriali nelle università, diffondendo l’uso di criteri di valutazione orientati al trasferimento tecnologico; rendere gli strumenti pubblici più efficaci e coerenti con le esigenze delle realtà innovative, attraverso un ascolto attivo dei loro bisogni, e promuovere una maggiore integrazione degli ecosistemi dell’innovazione presenti sul territorio.