Quando la storia non basta più per immaginare il futuro, serve un Osservatorio generazionale

Quando la storia non basta più per immaginare il futuro, serve un Osservatorio generazionale

C’è un momento, all’inizio di ogni carriera, in cui ci si accorge che le mappe non bastano più. Le regole esistono, i percorsi sono tracciati, ma l’orizzonte degli eventi cambia forma e la storia non è più sufficiente per prevedere il futuro. Nuove tecnologie, linguaggi differenti e aspettative incerte riscrivono il campo di gioco. È in quel momento che serve una bussola condivisa: uno spazio di confronto con chi sta attraversando la stessa trasformazione. Da questa esigenza nasce Financ&youth.

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Una community per decifrare il presente e tradurre la complessità

Financ&youth è una community che riunisce e valorizza i giovani professionisti dei mondi finance, legal e consulting, creando un ambiente in cui competenze, relazioni e opportunità crescono in parallelo ai contesti che mutano. Fondata a Milano da Gianluca Rella, Filippo La Malfa, Francesco Placanica e Kevin Coulibaly e attiva anche a Roma, oggi conta oltre mille membri e porta avanti un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: costruire connessioni di qualità, favorire la circolazione del know-how e dare voce a una generazione che lavora ogni giorno dentro un mercato in continua mutazione.

Eventi, workshop, incontri con ospiti di rilievo e contenuti editoriali non sono solo occasioni di networking, ma strumenti per decifrare il presente. Tradurre la complessità, senza banalizzarla. Financ&youth mette a disposizione dei suoi membri uno spazio fisico e digitale, in cui crescere professionalmente, confrontarsi senza filtri e intercettare in anticipo i trend che stanno riscrivendo le regole del settore.

Tecnologia, lavoro e AI: lo sguardo di una generazione

Ma la community va oltre l’incontro tra pari. Nel tempo, Financ&youth si è affermata come un vero osservatorio generazionale, capace di cogliere aspettative, timori e ambizioni dei professionisti under 45. È da questa vocazione che nasce la survey annuale, uno strumento pensato per capire come i giovani vivono l’impatto delle tecnologie emergenti, delle evoluzioni normative e delle nuove dinamiche del lavoro.

Quando, un anno fa, la community ha presentato alla SDA Bocconi i primi risultati della prima survey sul tema dell’intelligenza artificiale durante la Call Tech Action Week 2024, il clima era già elettrico, ma l’accelerazione culturale che abbiamo visto negli ultimi mesi era ancora solo un’intuizione.

L’IA veniva percepita come una forza capace di semplificare il lavoro quotidiano: automatizzare le attività ripetitive, rendere i processi più fluidi, liberare tempo per le decisioni strategiche. Ma emergeva anche un’altra convinzione: il cuore dei mestieri – il giudizio, la relazione, la lettura delle complessità – restava saldamente umano. La tecnologia non era una minaccia, bensì una compagna di viaggio: uno strumento per ampliare lo sguardo, non per sostituire la persona. Oggi quella fotografia è preziosa, perché segna il punto zero di un cambiamento che, in dodici mesi, è diventato quotidianità.

Osservatorio 1

Dal futuro alla pratica: il workshop di Financ&youth sull’IA a SIOS25

Gli strumenti generativi non sono più un esperimento da pionieri: sono entrati a pieno titolo nel linguaggio e nelle pratiche quotidiane. Analisi automatizzate, assistenti virtuali per il cliente, modelli predittivi per il risk management, supporti intelligenti per la compliance. Quello che fino a poco fa sembrava “futuro prossimo” oggi è diventato normalità.

E proprio quando la tecnologia diventa routine, emergono le domande più importanti e inevitabili. Quali competenze conteranno davvero domani? Come cambieranno i team, i modelli di leadership, le responsabilità? Che impatto avrà l’intelligenza artificiale sui percorsi professionali e quale spazio resterà per creatività, giudizio e sensibilità umana?

A queste domande sarà dedicato il workshop del 17 dicembre alle ore 17, nella Sala Gialla di Palazzo Mezzanotte. Non una semplice restituzione di dati, ma un momento di confronto per leggere il presente con strumenti aggiornati e provare a capire in che direzione si sta muovendo il settore. A partire dai risultati della survey, esploreremo come l’IA stia già incidendo sulle giornate di chi lavora in finanza, negli studi legali e nel consulting: dal modo in cui si elaborano le informazioni, a come si prendono decisioni, si collabora nei team, si costruisce il rapporto con clienti e stakeholder, fino a come si immagina il proprio sviluppo professionale.

L’obiettivo è raccontare un cambiamento complesso attraverso le voci di chi lo vive ogni giorno. Dopo la presentazione dei risultati, il dialogo si aprirà con il team di Financ&youth e con relatori altamente profilati, portatori di esperienze diverse ma legati da un filo comune: osservare e contribuire a guidare il nuovo equilibrio tra intelligenza artificiale e lavoro umano.

Perché dietro ogni trasformazione tecnologica c’è sempre una trasformazione culturale: nel modo in cui ci si organizza, si comunica, si collabora, si decide.
La forza di questa survey e dell’incontro a SIOS25 sta proprio qui: mettere al centro la voce di chi sta costruendo il prossimo decennio del settore. Non futuristi, non teorici, ma i professionisti che domani guideranno team, studi, fondi e società di consulenza. Quelli che, oggi, stanno imparando a usare la bussola.