Realme 14 5G, oltre a un prezzo molto interessante c’è di più. Un medio gamma ottimo per il gaming?

Realme 14 5G, oltre a un prezzo molto interessante c’è di più. Un medio gamma ottimo per il gaming?

Nell’ultimissimo periodo Realme ha premuto l’acceleratore, ampliando enormemente la gamma e arrivando in breve a occupare tutte le fasce di mercato, non solo le più economiche ma anche quelle premium. Col Realme 14 5G – come del resto svela una delle sue più ardite colorazioni – la missione era evidente: sviluppare uno smartphone che pur mantenendo basso il prezzo di listino strizzasse l’occhio ai gamer. Obiettivo raggiunto?

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Realme 14 5G, ready to play

Tre le colorazioni disponibili: l’elegante Storm Titanium, che abbiamo avuto modo di provare, la frizzante Warrior Pink e la futuristica Mecha Silver che non fa mistero di ispirarsi ai robottoni giapponesi e, dunque, ai nerd all’ascolto. A tutti coloro che con lo smartphone giocano abbondantemente, insomma.

Nella confezione è inclusa anche una cover in gomma riciclata ed è un vero peccato che, almeno quella che accompagna la versione bronzea Storm Titanium, anziché essere trasparente sia nera, finendo perciò per nascondere un colore tanto ricercato dietro a un accessorio dall’aspetto piuttosto dozzinale.

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Ma, come ci ha insegnato la nonna, a caval donato non si guarda in bocca… Tornando alla disamina del device, occorre sottolineare che a parte la colorazione Mecha, per fortuna il Realme 14 5G abbia un aspetto piuttosto ordinario: può insomma essere tenuto in mano tanto da un liceale, quanto da un universitario o da un imprenditore senza che nessuno sfiguri.

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Non c’è un tasto ad hoc per l’Intelligenza artificiale (richiamabile tramite il pulsante d’accensione) come già visto in un numero crescente di smartphone dell’ultimissimo periodo e a onor del vero nemmeno se ne sente la mancanza.

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La sola licenza poetica che s’è presa il costruttore riguarda il cosiddetto Victory Halo: un anello led che si illumina quando si ricevono chiamate, si ascolta musica o, appunto, si consegue una vittoria in un videogame. Si può impostare qualche parametro sul suo funzionamento ma non sarà possibile farlo andare a tempo di musica. Per il resto abbiamo per le mani, come si diceva, un device piuttosto comune anche per dimensioni: 163,15 mm per 75,65 mm e nemmeno 8 millimetri di spessore e 196 grammi di peso. Lo si infila perfettamente anche nelle tasche dei vestiti più attillati pure quando indossa la cover.

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Dettaglio non da poco soprattutto vista la stagione: il Realme 14 5G appunta orgogliosamente al petto la certificazione IP69 che garantisce la resistenza alle immersioni fino a 2 metri e mezzo per 30 minuti e la possibilità di continuare a funzionare anche quando viene esposto a polvere e sabbia. Insomma: portatelo pure al mare senza patemi d’animo di rovinare lo smartphone nuovo di pacca.

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Ma il vero protagonista del device – e non poteva essere altrimenti in un dispositivo pensato per soddisfare i gamer – è il pannello AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 1080×2400 pixel, dalla densità di 395ppi e un refresh rate in grado di raggiungere e mantenere i 120Hz. Chi se lo volesse portare al mare potrà utilizzarlo tranquillamente sotto la luce diretta: la luminosità di picco dichiarata dal costruttore cinese è di 2mila nit e anche nelle nostre prove il visore è sempre stato luminosissimo e ben leggibile.

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Ci ha invece deluso l’impianto stereo: senza cuffie è difficile apprezzare le tonalità più basse, in compenso aumentando al massimo il volume è possibile raggiungere picchi davvero portentosi. Quanto al comparto fotografico abbiamo un’ottica da 50MP affiancata da un sensore di profondità per enfatizzare i ritratti. Pesano l’assenza di zoom ottico ed eventualmente pure di un’ultra grandangolare. Il risultato sono scatti di buona qualità soprattutto di giorno, mentre nottetempo sarà più difficile ritrarre qualcosa di cui essere soddisfatti.

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Eventualmente, comunque, ci si può fare aiutare dall’AI in postproduzione con diverse feature tutt’altro che scontate su quella fascia di prezzo. Tutto ciò gira su Android 15 rielaborato con la Realme UI 6.0 che ritocca solo lievemente le funzioni del sistema operativo di Google.

“Realme 14 5G appunta orgogliosamente al petto la certificazione IP69 che garantisce la resistenza alle immersioni fino a 2 metri e mezzo per 30 minuti e la possibilità di continuare a funzionare anche quando viene esposto a polvere e sabbia”

La sola aggiunta di pregio è la possibilità di rispondere alle chiamate con gesti che non tocchino lo schermo, davanti alla selfie cam: utile soprattutto in spiaggia nel caso in cui suonasse il cellulare e fossimo appena usciti dall’acqua, così da evitare di insozzare lo schermo con la salsedine.

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Nulla da dire sul Snapdragon 6 Gen 4 che nella versione che abbiamo recensito è proposto in tandem con 8GB di RAM (esiste anche quella che a bordo ne ha 12): ci ha accompagnato tanto sul lavoro quanto nel gaming tenendo sempre il passo. E lo ha fatto pure nel pieno di una estate a dir poco torrida, grazie a un sistema di raffreddamento a camera di vapore che dissipa il calore interno in modo davvero efficace.

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Completa il pacchetto una batteria dalle dimensioni ragguardevoli: ben 6000mAh che fortunatamente non si avvertono quando si impugna lo smartphone dato che, come si diceva, il Realme 14 5G è davvero leggero. Se si escludono i compromessi sul fronte fotografico, abbiamo di fronte un’ottima offerta, proposta a meno di 300 euro nella versione che consigliamo (proprio per godere appieno del rapporto qualità – prezzo) da 8/256GB che sale di circa 30 euro per quella con 12GB di RAM. Non preoccupatevi che 8GB siano pochi: si tratta di UFS 3.1, reattive e performanti. Ma soprattutto introvabili a questi prezzi. Insomma, per tornare alla domanda che ha aperto questa recensione del Realme 14 Pro, missione riuscita? Sì, senza dubbio alcuno.