Oggi più che ieri si parla con più precisione di onde anomale. Persino tra i bagnanti estivi, dove una semplice onda più grande delle altre viene subito definita anomala o eccezionale. Nulla di diverso dai marinai del passato, con la differenza che riempivamo l’immaginario del mare e delle terre lontane di leggende, di storie di mostri e mistero. Ma le onde anomale hanno una loro identità, ognuna è diversa dalle altre e addirittura potrebbero avere dei tratti distintivi come delle impronte digitali.
Un team di studiosi sta raccogliendo prove schiaccianti sulle onde anomale come normale comportamento dell’oceano. Ancora meglio, sono il risultato dell’onda dopo onda, una forza che da lontano prende forma fino a dare vita ai muri di acqua improvvisi e distruttivi. I dati di queste ricerche arrivano dal Mare del Nord, dove un onda anomala ha capovolto nel 1995 una petroliera. Fu la prima ad essere scoperta e studiata in mare aperto.
Come nascono le onde anomale? La ricerca che tenta di costruire un modello previsionale
Francesco Fedele è professore associato presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale del Georgia Tech. È a capo del team di ricerca sulle origini delle onde anomale, i suoi risultati sono stati pubblicati su Scientific Reports di Nature.
Gli scienziati hanno analizzato 27.500 registrazioni di onde anomale nel Mare del Nord degli ultimi 18 anni. Trenta minuti di attività ondosa per ogni registrazione. I dati raccolti riguardano: altezza, frequenza e direzione. Si pensava che le onde anomale venissero influenzate da dinamiche esotiche, quindi fattori meteorologici lontani dal Mare del Nord. Il team di ricerca, invece, suggerisce di cercare le origini di ogni onda anomala in loco e nell’andamento delle onde che la precedono.
“Le onde anomale seguono gli ordini naturali dell’oceano, non ne costituiscono un’eccezione. Questa è la prova più definitiva e concreta finora ottenuta” ha affermato il professor Fedele. Onda dopo onda generano forza e un evento improvviso, come del vento più forte, provocano improvvisamente l’onda anomala. Questa dinamica è conosciuta come instabilità modulazionale. Il team di scienziati aggiunge due cause comprovate dalla ricerca sulle onde anomale.
- Focalizzazione lineare: le onde viaggiano a velocità e direzioni diverse, si allineano nello stesso momento e luogo, generano una cresta altissima.
- Non linearità di secondo ordine: un’onda all’improvviso cambia forma e diventa più ripida, alta, aumenta la sua grandezza e forza fino al 20% in più.
Queste due cause, definite dal team, vanno approfondite e ampliate con altre cause, anche perché avviene che si uniscano, creando così per ogni onda una sua unicità da prevedere e conoscere.
Scoperto il motivo per cui le onde anomale colpiscono all’improvviso è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace