La vita lungo i fiumi urbani varia profondamente da città a città. In alcuni luoghi le sponde sono diventate centri vitali di turismo, cultura e socialità. In altri restano zone marginali, segnate dall’abbandono o da progetti di riqualificazione ancora incompiuti. Chi viaggia in Italia o all’estero può notare queste differenze. La Senna, con le sue spiagge estive del Paris Plages, il Tamigi con la ruota panoramica e i quartieri culturali affacciati sull’acqua. I Navigli di Milano che recuperano l’antica rete idrica trasformandola in una vivace area di movida e passeggio. Il Tevere, da anni al centro di iniziative ambientali e manifestazioni cittadine.
I fiumi urbani sono aree importanti, anche quando non vengono vissuti. Incidono sulla qualità cittadina, per questo sono essenziali anche le informazioni che riguardano la salubrità delle loro acque, quanto siano inquinate o meno. Dhingra, Bedarkar e Rao sono tre studiosi che hanno analizzato i fattori socio-psicologici delle persone nei confronti dei fiumi urbani.
Cosa spinge questi cittadini ad adottare comportamenti pro-ambientali per la riqualificazione dei fiumi urbani? I valori personali, la conoscenza ambientale e il senso di comunità sono la risposta. Incidono anche l’educazione ecologica e progetti di impegno attivo nella tutela degli ecosistemi. Ma questi elementi funzionano di più dove emerge un forte coinvolgimento comunitario.

I fiumi urbani tra coscienza ambientale, impegno collettivo, nuova tecnologia, attenzione politica e amministrativa
Si nota in tutte le città una coscienza ambientale che cresce, con iniziative collettive di pulizia, ad esempio. Le variabili socio-economiche rientrano nei dati analizzati e considerati dai tre ricercatori. La mancanza di risorse può sicuramente incidere; i tre studiosi però vanno oltre ai fondi e nelle variabili socio-economiche considerano insieme reddito, istruzione e cultura. Il fiume, come il mare, genera una forte connessione emotiva, individuale e collettiva.
Creare campagne di sensibilizzazione non è difficile, perché ognuno è legato a questi spazi per diverse emozioni, esigenze e memorie. I ricercatori individuano anche la tecnologia come risorsa utile per la rivitalizzazione dei fiumi urbani. Sono importanti servizi come app informative, turistiche, meteo, di qualità dell’aria o dell’acqua. Infine, l’attenzione politica e amministrativa può stimolare continuamente la partecipazione attiva alla cura e al cambiamento sostenibile delle rive urbane.
Svelato cosa motiva davvero i cittadini a prendersi cura dei fiumi urbani è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace
