L’unica certezza è che ancora oggi moltissime persone fanno i conti, ogni giorno, con telefonate da numeri sconosciuti. Chi ha la pazienza di rispondere interagisce o con un operatore o con una AI che cerca di vendere qualcosa. Tra pochi giorni l’AGCOM tenterà di mettere un ulteriore freno a questi disagi quotidiani anche se i dubbi sull’efficacia delle misure rimangono: da mercoledì 19 novembre, infatti, entra in vigore «una serie di disposizioni attuative per rafforzare il contrasto al fenomeno dello spoofing».

Le misure AGCOM contro il telemarketing stanno funzionando?
Il contrasto da parte dell’Autorità si è strutturato in due fasi: la prima è cominciata il 19 agosto scorso e ha interessato le chiamate con CLI di rete fissa; da dopodomani il filtro verrà esteso anche alle chiamate con CLI di rete mobile. Ma che cosa si intende con CLI? Su questo ha fatto chiarezza la stessa AGCOM.

CLI e spoofing: che cosa sono?
«Lo spoofing – si legge in un comunicato – consiste nella manipolazione del CLI (Calling Line Identification), ovvero l’identità del chiamante, con l’obiettivo di renderlo irriconoscibile e non richiamabile. Questo stratagemma ostacola l’identificazione dei responsabili delle numerose chiamate moleste che affliggono gli utenti. Ciò è vero, in particolare, per le chiamate telefoniche originate all’estero, che costituiscono la porzione di gran lunga predominante del fenomeno». Si tratta del meccanismo che permette a organizzazioni di sfuggire ai controlli e di disturbare un sacco di persone.

Al di là delle intenzioni di porre fine a queste pratiche, finora il problema è lontano dall’essere risolto. Va citato infatti l’inefficacia del Registro pubblico delle opposizioni, con lo stesso Garante della Privacy che nel 2022 parlava di uno strumento non all’altezza: pur segnalando di non volere più ricevere telefonate di telemarketing molte persone continuano a esserne tempestate.

I numeri dell’AGCOM riferiscono che a settembre 2025 «su un totale di più di 1 miliardo e 400 milioni di chiamate ricevute dai carrier internazionali per essere instradate verso l’Italia, il blocco delle chiamate telefoniche provenienti dall’estero con CLI di rete fissa ha comportato il filtraggio di circa 20 milioni di chiamate, pari a circa l’1,37% del traffico complessivo».