I dazi stanno costringendo diverse aziende a rilocalizzare la produzione negli Stati Uniti per evitare il pagamento delle tariffe. Apple, che pure ha messo sul tavolo un piano da 600 miliardi di dollari per il mercato statunitense, non ha però intenzione di lasciar perdere il suo secondo mercato più grande, la Cina. Il Ceo Tim Cook è nel Paese del Dragone in visita a Pechino e lo ha espresso chiaramente di fronte a diversi membri del governo di Xi Jinping. Come la prenderà Donald Trump?

Perché Apple continua a investire in Cina nonostante i dazi?
La Cina resta il più grande mercato al di fuori degli Stati Uniti per Apple e costituisce un polo produttivo fondamentale. Certo, la Big Tech ha anche piani di espansione in India, altro Paese preso di mira dai dazi di Trump. La notizia di nuovi investimenti della multinazionale di Cupertino in un Paese contro cui il tycoon ha scatenato una guerra commerciale arriva in un momento non facile.

Trump nei giorni scorsi ha minacciato dazi al 100% dopo che Pechino ha ridotto le esportazioni su alcune terre rare verso gli USA. Le trattative proseguono e prossimamente il presidente USA e il suo omologo Xi Jinping dovrebbero incontrarsi di persona. «Non preoccupatevi per la Cina, andrà tutto bene! – ha scritto il presidente su Truth – Il rispettatissimo presidente Xi ha solo avuto un momento difficile. Non vuole la Depressione per il suo Paese, e nemmeno io. Gli Stati Uniti vogliono aiutare la Cina, non danneggiarla!!!”». Attualmente, come riporta la stampa americana, i dazi statunitensi sulla Cina sono pari al 30%, mentre Pechino impone il 10% sulle importazioni statunitensi.