Intervista al founder della startup cresciuta con Hubble che si avvale di tecnologie IoT per la sicurezza di host e driver
La storia di Parkito inizia con lo stress per la ricerca di un posto auto nel centro di Bologna. I giri a vuoto, la fretta, la creatività da sfoderare per trovare parcheggio, esperienze ripetute più volte la settimana. Marco Lepore racconta così la nascita della sua idea per la startup che ha messo a punto il portale per parcheggi brevi.
“Il tempo medio per trovare parcheggio nelle principali città italiane è di 40 minuti — spiega il founder di Parkito citando uno studio di FS Research & Vodafone — noi proponiamo di risolvere il problema con una piattaforma per affitti brevi di box e posti auto tra privati, tramite un’app gratuita e un sistema di prenotazione rapidissimo e automatico che si avvale di tecnologie IoT per garantire un’esperienza sicura agli utenti”.
Il progetto ha partecipato all’ottavo batch di Hubble, il programma di Nana Bianca e Fondazione CR Firenze e durante i 4 mesi di accelerazione ha ridefinito il suo assetto societario, ha riorganizzato il team, ha cambiato modello di business: “La grande differenza di Hubble rispetto ad altri programmi di accelerazione è che in Nana Bianca c’è grande attenzione al prodotto, al perfezionamento della facilità di utilizzo, con una mentalità da Silicon Valley”.
La app di Parkito è stata aggiornata per essere sempre più user friendly e l’accesso al parcheggio è gestito tramite lucchetti, box che contengono chiavi e telecomandi smart.
“Lato software Parkito ha una tecnologia proprietaria disponibile per IOS e Android che ci ha portato a sviluppare l’applicazione soprattutto in backend — spiega Lepore — stiamo sviluppando dei parametri per integrare qualunque tipo di hardware che gestisce in remoto gli accessi, dai sistemi di lock ai sistemi di completa automazione come nei casi di Masterlock e Onecontrol che sono le due aziende che hanno dispositivi già integrati in maniera nativa con noi e che consentono ai nostri driver di accedere in completa autonomia ai parcheggi che hanno prenotato”.
Marco Lepore, founder di Parkito“La sicurezza è data dalla condivisione di accessi temporanei che vengono criptati e condivisi tramite bluetooth senza passaggio di codici alfanumerici che possono essere copiati”. Perché un host dovrebbe affittare tramite Parkito il proprio posto auto?
“Perché garantiamo maggiori entrate e la certezza del pagamento. Stiamo lavorando per creare una community sana dove la fiducia è alimentata dalla registrazione e tracciabilità di ogni utente”, spiega ancora Lepore.
Per gli automobilisti intuire il vantaggio è facile: si evitano multe e rimozioni delle auto, si prenota anche con un anticipo di 5 minuti, il costo medio del parcheggio è mediamente inferiore a quello della autorimesse, si inquina meno.
Su quali città si può parcheggiare o affittare con Parkito? Il servizio è in attivazione a inizio ottobre su Torino e Firenze, ma arriveranno presto altri importanti centri urbani come Roma, Milano e Bologna.
Finora sono stati confermati oltre 50 parcheggi di persone che stanno credendo nel progetto: alla pagina https://www.parkito.app/host si possono trovare tutte le informazioni per mettere in affitto il proprio box o posto auto privato.
“Stiamo costruendo il più grande parcheggio senza consumo di suolo”, conclude il team.