Non siamo ai livelli di Mario Kart, ma gli sviluppatori indie di Wreckreation non hanno messo troppi limiti alla fantasia per mettere su strada corse su circuiti folli, appesi nel vuoto e pieni di ostacoli. Three Fields Entertainment, di stanza in UK, è composta da veterani del settore che si sono fatti le ossa su differenti titoli racing. Se siete alla ricerca di un prodotto abbordabile nel gameplay, tutt’altro che spietato nella guidabilità e divertente da giocare in compagnia allora mettetevi comodi nell’abitacolo. Lo abbiamo testato su Steam.
Wreckreation, la recensione
La presenza di un open world dà, almeno su carta, la possibilità a Wreckreation di attirare le attenzioni di un certo tipo di utenza. Qui non ci sono macchine su licenza o percorsi noti ripresi da mezzo mondo. Siete invece al cospetto di bolidi che dovranno sfrecciare su tracciati improbabili, un po’ come se fossero Hot Wheels su piste improvvisate e dalle forme decisamente stravaganti.

Il segreto per vincere è ovviamente spingere sull’acceleratore a più non posso, evitare gli ostacoli con un buona dose di fattore “c” e sperare che gli avversari inciampino in qualche papera gigante sparsa lungo il percorso. Pur non avendo la ricchezza di offerta e la vastità di un Forza Horizon Wreckreation si inserisce in scia a titoli tripla A di quel tipo, con una propria identità marcata. Il suo obiettivo è conquistare il cuore dei gamer con la promessa di fare di tutto e di più in questo mondo di gioco.

Oltre a poterlo esplorare in lungo e in largo, l’universo di Wreckreation invita il giocatore a costruire piste sospese nel vuoto, dalle geometrie variabili, sfidando la fisica e la capacità di guidare senza soffrire di vertigini. L’editor dei circuiti aggiunge senz’altro una parte intrigante, specie per chi vuole mettersi alla prova e testare i tracciati più spettacolari, dalle geometrie vorticose e imprevedibili.

Con circa cinquanta vetture Wreckreation non punta sulla vastità del garage, ma sull’immediatezza che queste macchine trasmettono in gara. La guidabilità è arcade che più arcade non si può. Basta fare un po’ di pratica per notare miglioramenti importanti che su altri titoli meno indulgenti non vi eviterebbero nemmeno l’ennesimo scontro in pista. Non arriva all’adrenalina che abbiamo provato in Riders Republic, ma è comunque un piccolo Paese dei balocchi per chi ama i motori in console e su PC.